I Migliori Vini Piacentini da Scoprire nel 2024
Se stai leggendo questo articolo probabilmente sei appassionato di vini piacentini e vorresti saperne di più . Continua a leggere e benvenuto nel viaggio enoico fra i colli piacentini.
Se stai leggendo questo articolo, probabilmente avrai seguito il dibattito acceso dalla proposta europea di apporre una F nera sui prodotti alimentari contenenti alcol (Nutriscore). Anche il vino è stato coinvolto in questa controversia, ma è stato successivamente escluso dalla normativa per motivi politici.
Potremmo discutere a lungo del vino e delle sue origini antichissime.
Una leggenda suggerisce che il frutto proibito del Giardino dell’Eden fosse in realtà l’uva succosa e non la mela biblica. Un’altra narra che Noè abbia salvato la vite dal diluvio universale portandola con sé sull’Arca. Per gli antichi Romani, il vino era così importante che Bacco fu elevato al rango di divinità. Potremmo anche parlare delle numerose energie impiegate nella coltivazione della vite con tutte le sue varietà autoctone e non; potremmo esplorare il territorio, la storia, le tecniche agronomiche e di vinificazione, e infine l’atmosfera magica che si crea durante la degustazione di un bicchiere di vino.
Tuttavia, la domanda che ci poniamo qui è un’altra: il vino fa bene o fa male?
Cerchiamo di rispondere con una valutazione puramente scientifica, esaminando studi che nel corso degli anni hanno stabilito regole precise sul consumo di vino (e alcol) per cercare di conciliare vino e salute in un binomio spesso ritenuto impossibile.
Il vino, se consumato con moderazione, può offrire diversi benefici per la salute.
Lo dice l’IRVAS – Istituto per la Ricerca su Vino, Alimentazione e Salute, che si dedica a promuovere la conoscenza riguardante il consumo consapevole di vino all’interno di una dieta equilibrata, come la dieta mediterranea.
Questo articolo esplora gli effetti del vino sulla salute, sottolineando l’importanza di un consumo moderato e consapevole.
Intanto parliamo di numeri. Sai benissimo che il vino e le bevande alcoliche sono prodotti largamente utilizzati nella cultura e tradizione italiana. Ma il “tanto” ed il “poco” sono comunque termini soggettivi. Ciò che ci dà la misura della quantità di alcol che assumiamo bevendo un bicchiere di vino o un superalcolico sono le cifre.
Partiamo dalla definizione base: si definiscono bevande alcoliche tutte le bevande che contengono alcol (etanolo) in varia misura a partire da 1.2ml per 100ml.
Il quantitativo di alcol, il cosiddetto “tenore alcolico” viene infatti riportato in etichetta solo per le bevande che ne contengono una quantità pari o superiore.
Spesso si sente ancora parlare di gradi e gradazione alcolica in modo errato, ma il termine corretto per indicare la quantità di alcol in una bevanda è il titolo alcolometrico. Questo valore rappresenta i millilitri di alcol puro presenti in 100 ml di bevanda a una temperatura di 20°C e viene indicato in etichetta come “% vol”.
Per determinare quanti grammi di alcol sono presenti nel volume di bevanda alcolica che stiamo consumando, è necessario moltiplicare il valore riportato in etichetta per la densità dell’etanolo (0,79) e per la quantità di bevanda espressa in decilitri (vedi esempio qui sotto).
Quanti grammi di alcol sono contenuti in un bicchiere di vino a 12%vol? 12 (%vol) × 0.79 (densità) × 1.25 (quantità dl) = 11.8 g di alcol.
L’etanolo, che è il maggior costituente, dopo l’acqua, delle bevande alcoliche, non è un nutriente, sebbene sia una fonte rilevante di energia (7 kcal/g) e le bevande che lo contengono non apportano quantità significative di altri nutrienti oltre agli zuccheri. Per queste ragioni le calorie da bevande alcoliche sono inserite nella categoria delle “calorie vuote”.
Il fatto e l’affermazione che il vino fa bene alla salute con un consumo moderato è scientificamente provato. I primi studi a questo proposito risalgono alla fine degli anni 80, inizio ‘90. La curiosità di alcuni studiosi è nata proprio dall’esame degli usi e costumi del popolo Francese. In Francia, come ben sai, non si segue la dieta mediterranea, bensì una dieta ricca di grassi saturi (lardo, burro ecc… ).
Esaminando le problematiche di salute dei francesi, gli scienziati hanno notato una minore incidenza di malattie cardiovascolari. Ci si è dunque interrogati sulle cause, e gli studi epidemiologici hanno restituito come risposta il fatto che un consumo regolare di vino riducesse l’incidenza delle malattie cardiovascolari.
Paradosso che è stato però solo il primo punto di partenza per studi epidemiologici più approfonditi che mettessero in correlazione il consumo di vino con la salute cardiovascolare.
Nel corso degli anni quindi si è scoperto che il vino ha indubbi effetti positivi sulla salute:
Questo soprattutto grazie all’azione dei polifenoli e di come questi, anche in funzione della combinazione con l’etanolo, vengono assimilati dal nostro corpo. Il tutto sempre riportato ad un consumo moderato e costante.
Vuol dire 1 bicchiere al giorno per le donne (150 ml), 2 bicchieri al giorno per gli uomini (300 ml).
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©Monteverdi Vini s.r.l. – Via A.Moro 19, 26851, Borgo San Giovanni
P.IVA e C.F. 10386050156
Tel. 0371 97033-2
Mail:info@monteverdivini.it
Già i nostri avi nelle epoche passate utilizzavano la “bevanda degli dei” per “curare”.
Si usava infatti come antidolorifico, antisettico, per trattare problemi dermatologici e digestivi.
I nostri avi però non avevano però pareri nè comprovate evidenze scientifiche.
Cosa di cui invece disponiamo noi oggi.
In effetti, nella banca dati citazionale PubMed negli ultimi 10 anni i lavori pubblicati sul tema “Wine and health” sono più di 3000, di cui 500 solo nell’ultimo anno, a dimostrazione di quanto il dibattito sia acceso e risposte scientifiche chiare siano necessarie.
Il vino infatti, è una materia viva. Non si può banalizzare a semplice soluzione idroalcolica (fatta di alcol ed acqua) bensì è una matrice complessa.
A sostegno di tale tesi, il vino è stato esaminato e studiato in tutte le sue componenti allo scopo di isolare e conoscere in modo approfondito le sostanze che hanno un effetto benefico sulla salute.
La composizione fitochimica del vino è fortemente influenzata dall’interazione tra fattori ambientali, come il “terroir”, termine che indica una specifica area geografica, e le pratiche enologiche e colturali adottate. Questi elementi combinati determinano le caratteristiche uniche di un particolare vino.
In generale, i composti bioattivi presenti nel vino includono polifenoli come flavonoidi, catechina, quercetina, antociani e stilbeni come il resveratrolo, oltre a melatonina e viniferina (quest’ultimo è il più recente fitocomponente identificato nel vino, con una capacità di proteggere la funzionalità endoteliale fino a 6 volte superiore rispetto al resveratrolo).
Il vino contiene componenti con azione nutraceutica (termine che unisce “nutrizionale” e “farmaceutico”) fino a una concentrazione di 1,8 g/L.
Il vino, specialmente il vino rosso, contiene antiossidanti come il resveratrolo, che sono stati associati a vari benefici per la salute cardiovascolare.
Studi suggeriscono che un consumo moderato di vino può contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache, migliorare il colesterolo HDL (colesterolo “buono”) e avere effetti anti-infiammatori. Tuttavia, è fondamentale sottolineare e non dimenticare che il consumo eccessivo può avere effetti negativi sulla salute.
L’IRVAS si impegna a educare i consumatori sul consumo consapevole di vino, enfatizzando il suo inserimento in una dieta sana ed equilibrata. Attraverso la ricerca e la collaborazione con accademici e professionisti del settore sanitario, l’IRVAS promuove una cultura del vino che valorizza le tradizioni del territorio, senza demonizzare il prodotto vitivinicolo.
A tale proposito vorrei parlarti del recente comunicato stampa rilasciato da questo ente che tratta in modo approfondito il tema in questione.
Nuove ricerche confermano un legame moderato tra vino e benessere cardiovascolare.
Uno studio recente pubblicato su Nature Communications e condotto da ricercatori del Global Burden of Disease (GBD) rafforza l’idea che un consumo moderato di vino, come parte di uno stile di vita sano, possa avere effetti positivi sulla salute del cuore.
Cosa dice lo studio:
Parere degli esperti:
Il consumo moderato di vino, come parte di uno stile di vita sano e di una dieta mediterranea, può avere effetti positivi sulla salute del cuore. È importante ricordare che l’abuso di alcol è dannoso e non è raccomandato.
Riferimenti bibliografici a cui poter attingere.
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BUONOIn base a 12 recensioniTrustindex verifica che la fonte originale della recensione sia Google.Morkos Youssef2021-09-02Very goodTrustindex verifica che la fonte originale della recensione sia Google.Marta Della Torre2021-05-12Abbiamo trascorso una giornata davvero piacevole in un posto stupendo con un'accoglienza incredibile. Un grazie speciale a Filippo Monteverdi per la professionalità e la disponibilitàTrustindex verifica che la fonte originale della recensione sia Google.Armando Osmani2021-03-21Sono generazioni che si occupano di vino, direi che hanno vino al posto del sangue.... scherzo. Io ho avuto il piacere e l'onore di conoscerne tre di generazioni al lavoro, e la quarta, beh sta crescendo. Sono bravi, fanno un eccellente e scrupoloso lavoro. Fidatevi!
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